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Articolo inserito da Roberto Brunelli in data 17/12/2008
Consigli al paese
letto 28082 volte in 15 anni 10 mesi e 1 giorno (4,86)
Missione Umanitaria Ortopedica in Algeria pro Popolo Saharawi

Carissimi Amici di San Martino in Strada,

Mi chiamo Brunelli Roberto e sono un Infermiere Professionale di 37 anni dipendente dell´Azienda U.S.L. di Forlì.
Molti di voi mi conoscono di persona avendo abitato per diversi anni a San Martino in Strada oppure hanno imparato a conoscermi grazie agli articoli ed ad i commenti che da più di un anno inserisco regolarmente sul "nostro" sito.
Questa volta chiedo gentilmente la vostra attenzione non per parlare direttamente del nostro Paese, ma per portarvi a conoscenza della causa del Popolo Saharawi una storia quasi sconosciuta, una delle tante guerre dimenticate da interessi economici ed equilibri internazionali.
Sensibilizzato sul problema da alcuni bambini Saharawi operati nel nostro nosocomio forlivese grazie all´interessamento d´alcuni Medici strutturati soci della "RIO DE ORO" Marche Associazione Regionale di Solidarietà con popolo SAHARAWI, mi sono subito interessato al problema, ed avendo già pregresse esperienze professionali all´estero, ho chiesto di poter essere coinvolto nei progetti di carattere sanitario che le Commissioni straniere, principalmente italiane e spagnole, vanno a prestare in loco.
Ho quindi partecipato, grazie all´autorizzazione da parte del mio datore di lavoro, dal 06/12/2008 al 13/12/2008 alla Missione Umanitaria Ortopedica, che ha avuto il suo "campo base" presso l´Ospedale di BOL-LA in Algeria vicino Tindouf dove sono dislocati i Campi Profughi nei quali si stima vivano circa 250mila Saharawi.
Non voglio cadere però nella facile auto-celebrazione oppure proporvi le solite frasi ed immagini retoriche che molte volte sanno solo di speculazione per lodare la propria attività.
Voglio invece portarvi la mia diretta testimonianza sulla bontà dei progetti che l´ A.R.S.P.S. - RIO de ORO ha realizzato e continua a seguire direttamente in Algeria tra l'altro nell'oasi di Tinduf, dove le famiglie Sahrawi trovarono rifugi provenienti dal Sahara Occidentale invaso dal Marocco nel 1979.
In particolar modo, vorrei parlarvi dell´"Adozioni a Distanza" ( http://www.riodeoro.it/pdf/003.pdf ), che io ho sottoscritto direttamente sul posto e della possibilità di devolvere il 5 PER MILLE all´Associazione ( http://www.riodeoro.it/pdf/5per1000.pdf ) a sostegno di tutti i progetti messi in atto dalla "Rio De Oro" Onlus ( http://www.riodeoro.it/progetti.htm )
V´invito quindi a sottoscrivere con fiducia le loro iniziative assicurandovi che ho avuto modo di constatare direttamente sul posto la bontà delle loro proposte ed il fatto che i contributi inviati dagli "Amici Italiani" arrivano veramente alla popolazione e che sono investiti in concreti progetti a favore degli stessi.
A tal fine v´invito a visitare il sito web dell´ Associazione alla pagina www.riodeoro.it dove avrete modo di approfondire la storia del popolo Saharawi e conoscere meglio i suoi progetti di cooperazione direttamente in Saharawi ed in Italia, attraverso l´"Accoglienza estiva"( http://www.riodeoro.it/pdf/002.pdf ) e la vendita di "bomboniere solidali" ( http://www.riodeoro.it/images/bomboniera.jpg ).

In fede.

Brunelli Roberto

 

L'ingresso dell'Ospedale di BOL-LA

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