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Articolo inserito da Giancarlo Spada in data 20/02/2008
Sport Vari
letto 14429 volte in 16 anni 2 mesi e 4 giorni (2,44)
TITANS ROMAGNA American Football Team LA STAGIONE AL VIA: Domenica 2 marzo – Cen

Ad una quindicina di giorni dalla Prima di Campionato vorrei spiegare, a chi avrà la bontà di leggerci, cos’è il nostro sport: non il regolamento, abbastanza difficile da assimilare, ma la filosofia di vita, di gioco e comportamentale che regola questa disciplina.
Per non tediare troppo il lettore, affronterei l’argomento spalmandolo su tre interventi di avvicinamento al “D-Day”, cominciando a parlare del gioco.

Il concetto è molto semplice, conquistare territorio avanzando a più riprese sulle linee di yards (0,914 m) posizionate trasversalmente rispetto ai lati corti del campo, le squadre cercano di raggiungere il punto di meta situato nella zona avversaria per posizionarvi la palla e mettere a segno così il colpo decisivo del touchdown.
Ogni squadra è composta da 11 giocatori d’attacco (Offense) e 11 giocatori di difesa (Defense) più le riserve e gli special team (utilizzati in situazioni delicate).
E’ uno sport di costante impegno e di prestanza fisica dove la preparazione atletico/tecnica e gli allenamenti sono di primaria e assoluta importanza: ci si allena per mesi e mesi per affrontare una stagione nella quale si giocano 10 incontri di Regolar Season (la stagione regolare) più eventuali Play off, semifinali e Super Bowl.
Gli allenamenti sono basati sulla ripetizione quasi maniacale degli schemi dopo una seduta specifica di preparazione di base differenziata per ruoli. La cura dei particolari, la pignoleria dei Coach nel far ripetere blocchi, placcaggi, tracce e corse e la coesione fra i reparti di attacco e difesa, sono l’obbiettivo di un buon Coaching Staff (il gruppo degli allenatori e assistenti) che prevede oltre all’ Head Coach (il coordinatore) un Offensive Coordinator, un Defensive Coordinator e gli Assistenti per i ruoli.
Una buona squadra italiana che gioca un Campionato Nazionale di A1 o A2 deve avere nel suo organico almeno 35/40 giocatori ed un Coaching Staff composto da almeno 3 allenatori.

Il football americano è probabilmente l’essenza dello sport di squadra: è assolutamente impossibile vincere una partita se tutti i giocatori non danno il massimo per la squadra.

Cito John Madden (ex giocatore e commentatore televisivo):
“Tutti gli sport richiedono le stesse capacità di base: coordinazione mano-occhio, equilibrio, capacità di concentrazione, controllo del corpo. Ma gli sport di squadra possono insegnarti una capacità importante nella vita: come comportarsi con le altre persone. Come parte di una squadra, tu devi sempre pensare ai tuoi compagni. Non puoi semplicemente fare quello che vuoi. [...] Nella maggior parte delle occasioni devi cercare di fare il miglior lavoro possibile all’interno di un gruppo, che sia la scuola, la
società o una squadra”
(Da “The First Book of Football”, 1988).

Il football americano è la lotta per la conquista del territorio.

Dal discorso alla squadra del Coach Tony D’Amato, magistralmente interpretato da Al
Pacino, tratto dal film “Ogni maledetta domenica” di Oliver Stone:
“…..e scopri che la vita è un gioco di centimetri e così è il football perché in entrambi questi giochi, la vita e il football, il margine di errore è ridottissimo, capitelo! Mezzo passo fatto in anticipo o in ritardo e voi non ce la fate, mezzo secondo troppo veloce o troppo lenti e mancate la presa, ma i centimetri che ci servono sono dappertutto, sono intorno a noi, ce ne sono in ogni breack della partita, ad ogni minuto, ad ogni secondo, in questa squadra si combatte per un centimetro, in questa squadra massacriamo di fatica noi stessi e tutti quelli intorno a noi per un centimetro, ci difendiamo con le unghie e con i denti per un centimetro, … perché sappiamo che quando andremo a sommare tutti quei centimetri il totale allora farà la differenza fra la vittoria e la sconfitta….. la differenza fra vivere e morire … e voglio dirvi una cosa, in ogni scontro,
è colui il quale è disposto a morire che guadagnerà un centimetro, e io so che se potrò avere un’esistenza pagante, sarà perché sono disposto ancora a battermi e a morire per quel centimetro….. la nostra vita è tutta lì, in questo consiste….è in quei dieci centimetri davanti alla faccia…. Ma io non posso obbligarvi a lottare…..dovete guardare il compagno che avete accanto guardarlo negli occhi, io scommetto che ci vedrete un uomo determinato a guadagnare terreno con voi, che ci vedrete un uomo che si sacrificherà volentieri per questa squadra consapevole del fatto che quando sarà il momento, voi farete lo stesso per lui….. questo è essere una squadra signori miei…perciò, o noi risorgiamo adesso come collettivo, o saremo annientati individualmente: è il football ragazzi…! E’ tutto qui…”




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